La vicenda appare davvero surreale, ma in India un piccione è stato arrestato con l’accusa di spionaggio e sottoposto a un regolare processo.
La storia ha inizio nel 2016 quando lo sfortunato pennuto avvistato nel Kashmir, un territorio conteso da India e Pakistan, viene catturato a causa di un braccialetto sospetto posto sulla sua zampa, in cui erano scritti dei numeri.
Il piccione veniva così arrestato con l’accusa di essere una spia e di portare con sé un messaggio in codice rivolto ai combattenti filo-pakistani.
Nonostante la smentita del suo proprietario (a quanto pare i numeri non sarebbero stati altro che un numero di telefono da chiamare in caso di smarrimento), per l’animale è scattato il carcere.
Dopo più di 3 anni di reclusione il piccione è stato rilasciato a seguito di un regolare processo che ne ha dichiarato l’innocenza ed estraneità ai fatti.
Un accadimento davvero incredibile ma non nuovo per l’India che ogni anno arresta vari volatili, in particolare piccioni e falchi, perché considerati spie o portatori di messaggi in codice e riserva loro lo stesso trattamento riservato agli esseri umani.
Argomenti: Animali
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